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Prugne secche, tutti le collegano alla stitichezza, nulla di poco lodevole ma non è certo un’ottima immagine per un alimento che ha molte altre proprietà per cui meritarsi la stima anche di chi ha l’intestino perfettamente regolare. Con solo tre Prugne secche al giorno, si rallenta l’invecchiamento cellulare prevenendo anche le malattie di tipo degenerativo, senza problemi di digestione.
Non si tratta, però, di un cibo da casa di riposo, visto che a colazione per i bambini, al posto delle merendine, fornisce energia ed evita che si riempiano di merendine “al burro”. Con un etto di Prugne secche si fa il pieno di boro, con un decotto di prugne secche prima di coricarsi, si dorme che è una meraviglia.
Prugne secche: proprietà
Private dell’acqua che da fresche contengono, le prugne diventano un concentrato di sostanze nutritive e di zuccheri facilmente assimilabili e un’ottima fonte di antiossidanti pronti a contrastare l’invecchiamento delle cellule. La presenza di fibre solubili e di acido propionico, rende questo tipo di frutta secca un ottimo aiuto contro il colesterolo cattivo LDL e, per le donne in menopausa, c’è anche il vantaggio che riguarda le ossa.
Studi americani provano che le Prugne secche consumate con regolarità contrastano l’osteoporosi e fanno bene alle ossa come anche alla pelle. Un’altra notizia che farà piacere alle donne, come anche a molti uomini, è che la vitamina A, assieme al beta-carotene e altri antiossidanti, proteggono la cute dall’invecchiamento precoce come anche dall’acne. Pochi sanno inoltre che le Prugne secche soprattutto in inverno, possono aiutarci in caso di tosse e bronchite.
Prugne secche: calorie
Nulla che impedisca di mangiarle anche se si è a dieta ma le Prugne secche hanno ovviamente più calorie del loro corrispondente fresco, circa 220 all’etto, considerando la polpa “pura”. Sono ricche di potassio, soprattutto, ma anche di calcio, magnesio, fosforo, ferro, zinco, rame, fluoro, boro, manganese e sodio.
Passando alle vitamine, le più presenti sono la A, “le B”, la C e la K, accompagnate da beta-carotene, criptoxantina-beta, luteina e zeaxantina. Così essiccate sono anche ricche di zuccheri e di aminoacidi come l’acido aspartico e l’acido glutammico, la leucina e il triptofano.
Prugne secche in gravidanza
Tra le numerose proprietà della Prugne secche, ce ne sono alcune che possono essere particolarmente care alle donne in gravidanza. Certamente il fatto che abbiano un effetto rimineralizzante e rinvigorente, grazie ai sali minerali e alle vitamine che ci danno una mano se ci sentiamo spossati e stanchi, con o senza motivo.
Anche in caso di anemia, le prugne risultano utili perché contengono vitamina C che favorisce l’assorbimento del ferro. In secondo piano, ma affatto trascurabili, i benefici delle Prugne secche che riguardano i capelli e il sistema immunitario.
Per i capelli, è una questione legata ancora al ferro che non li fa assottigliare e nemmeno diventare secchi. Torna in campo invece la vitamina C quando si tratta di rafforzare il sistema immunitario proteggendoci da malattie e acciacchi stagionali.
Prugne secche stitichezza
Ho scelto di parlare prima delle proprietà meno sbandierate delle Prugne secche ma quelle contro la stitichezza non sono da censurare. Anzi, sono la principale ragione per cui molti di noi consumano questo alimento, anche chi non ha problemi di questo genere può portarsi avanti prevenendoli con due o tre di questi frutti al giorno che faranno “il loro sporco lavoro” grazie alla fibre alimentari, al fruttosio e allo zolfo.
Prugne secche: ricette
Troviamo le Prugne secche in molti piatti gustosi, sia dolci sia salati, per cui se riteniamo “triste” consumarle da sole, possiamo rimediare cucinando qualcosa di appetitoso. Le torte e i dolcetti si prestano bene ad ospitarle, c’è anche qualche secondo di carne interessante che le contiene, ma per la colazione si può tranquillamente utilizzare una conserve “della Nonna”. Una confezione da 320 grammi a 2 euro su Amazon ci darà la carica per una settimana almeno, addolcendoci fin dal mattino.
Prugne secche fatte in casa
Prima di preparare le Prugne secche in casa, qualche informazione preliminare. Si tratta dello stesso frutto che da fresco viene chiamato susina e viene coltivata in tutta Europa come anche negli Stati Uniti. Soprattutto se pensiamo alle Prugne secche, il primo nome che ci salta in mente è “Californiane”, ma ci sono altre varietà che meritano di essere prese in considerazione.
Non è un caso che la regione citata sia proprio quella, è infatti lì che si è iniziato a essiccare le prugne, nel diciannovesimo secolo, tuttora la maggior produzione a livello mondiale è lì. Noi possiamo comunque fare la nostra piccola produzione domestica, basta lavarle e metterle in una pentola con dell’acqua già in ebollizione, lasciandole due minuti.
Si può procedere poi con un essiccatore professionale oppure con il forno ponendole all’interno su una teglia, a 120° per un’ ora. La tradizione vuole che l‘essiccazione avvenga al sole, ma non tutti abitiamo in aree così assolate 12 mesi su 12.
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